18 Settembre 1997: Tre amici single, due ingegneri e un fisico (cazzo, questo brutto vizio di frequentare ingegneri non me lo sono tolto) partono in macchina alle 6.00 di mattina in direzione Roma, Aeroporto dell’Urbe. Caldo, troppo caldo e in macchina c’era una sola voce dallo stereo, una sola musica giusto per essere monotoni o forse per prepararci all’evento. Ore 10 eravamo gia’ davanti ai cancelli e c’era gia’ tanta gente… Ore 13 qualche misericordioso decide di aprire i cancelli in anticipo ed entriamo. Io nella ressa sto per rimetterci un polso, ci sono andata molto vicino (a pensarci bene forse e’ per questo che in questi giorni mi fa male!). I cani antidroga se la prendono con Fabio (che forse e’ una delle uniche persone al mondo ad non aver mai fumato!), ma noi corriamo, corriamo tanto e alla fine arriviamo li’ sotto al palco, li’ dove volevamo arrivare! E poi ancora caldo, tanto caldo, il cemento bollente dell’aeroporto innalzava la temperatura di almeno dieci gradi ed aravamo annoiati e stanchi. Ma al calare della notte cambio’ tutto, una miriade di sensazioni diverse ci riempiva l’anima, ci ristorava e ci dava forza. Una stupenda sensazione invadeva i nostri cuori e ci dava gioia, una gioia che non sarebbe terminata con la notte, ma sarebbe durata per molti mesi.
22 Luglio 2005: sono pronta di nuovo, otto anni sono passati. Di uno dei miei compagni d’avventura ho perso le tracce, l’altro si e’ sposato, io ho qualche ferita in piu' sulla pelle e un po' di esperienza, ma questa volta ho accanto la mia migliora amica. Sono pronta, di nuovo a Roma, di nuovo single e di nuovo felice e aspetto domani!
venerdì, luglio 22, 2005
mercoledì, luglio 20, 2005
Gone!
oh you know how it is
wake up feeling blue
and everything that could be wrong is
including you
black clouds and rain and pain in your head
and all you want to do is stay in bed
but if you do that you'll be missing the world
because it doesn't stop turning whatever you heard
if you do that you'll be missing the world
you have to get up get out and get gone!
yeah this is really it...
ROBERT SMITH
wake up feeling blue
and everything that could be wrong is
including you
black clouds and rain and pain in your head
and all you want to do is stay in bed
but if you do that you'll be missing the world
because it doesn't stop turning whatever you heard
if you do that you'll be missing the world
you have to get up get out and get gone!
yeah this is really it...
ROBERT SMITH
Coincidenze o Segni del Destino?
Beh questo e’ un interrogativo che mi pongo da sempre. Da scienziata e persona razionale (quale a volte sostengo d’essere) direi che sono tutte cazzate, che il destino non esiste, figuriamoci se poi ci manda anche dei SEGNALI! Ma a volte mi piace pensare che non siano tutte coincidenze, che a volte, quando meno te lo aspetti, qualcosa di insignificante, qualcosa di assolutamente banale ti fa cambiare idea, ti fa rendere conto di qualcosa che ignoravi o solamente non volevi vedere. Si, forse sto delirando, forse e’ che dormo poco e male o forse (come direbbe qualcuno) il mio “unico neurone” ha smesso di funzionare anche lui. Cmq voglio raccontare una storia: Luglio 2004 (chi sa perche’ poi a me i segni arrivano sempre prima dell’estate!).
Allora Luglio 2004, 3 di notte, stazione dei treni di Manchester (UK):
era una serata strana, io e il mio amico Paolo eravamo alla stazione dopo una serata passata in un locale di Manchester e una settimana passata a Liverpool. Sfatti, distrutti, con la voglia di dormire e andare finalmente a casa, ma dovevamo aspettare fino alle 5 per prendere il treno e andare all’aeroporto. Ora tutti sapranno che le stazioni non sono il posto piu’ bello del mondo dove trascorrere la notte, e soprattutto quella di Manchester in mezzo a barboni e alcoolisti non era delle migliori! Ma non era questo il problema, il problema era piuttosto quello che sentivo. Era stata una serata strana, una di quelle serate in cui hai un malessere, un qualcosa che ti disturba, ma non sai ne’ da dove viene, ne’ da cosa e’ causato. Una di quelle serate in cui senti che nella tua vita c’e’ qualcosa che non va’, qualcosa che non dovrebbe essere cosi’ com’e’, si ma poi cosa? Una di quelle serate in cui ti senti di far parte della depressione cosmica, e non e’ perche’ sai di dover tornare a casa da un viaggio, viaggio che per quanto possa essere di lavoro ha sempre qualcosa che ti cambia (e’ per questo che io AMO viaggiare). Cmq, per farla breve, io alzo gli occhi ad un cielo stellato e afoso, tipico di una notte d’estate in una citta’ industriale quando le stelle sembrano essere piu’ brillanti per l’effetto dell’inquinamento, e vedo sulla cima di un grattacielo la scritta “PORTLAND BANK” e penso: cavolo, guarda che coincidenza (cfr. io stavo aspettando la risposta per il mio stage a Portland - USA), che nome strano per una banca. E in quel momento ho avuto la sensazione che le cose si sarebbero messe a posto, mi sentivo tranquilla, sapevo che era un segno. Ma la cosa piu’ inquietante e’ stata che, tornando a casa e controllando la posta, ho scoperto che in quel preciso istante, nell’istante in cui io guardavo quella scritta, esattamente in quel istante all’altro capo del mondo qualcuno mi mandava una email per annunciarmi che mi avevano accettato, che a presto sarei partita per un lungo viaggio, una nuova avventura che mi avrebbe cambiato… di nuovo….
Beh, morale della favola, forse ai SEGNI DI UNA NOTTE DI MEZZ’ ESTATE io ci credo…
Allora Luglio 2004, 3 di notte, stazione dei treni di Manchester (UK):
era una serata strana, io e il mio amico Paolo eravamo alla stazione dopo una serata passata in un locale di Manchester e una settimana passata a Liverpool. Sfatti, distrutti, con la voglia di dormire e andare finalmente a casa, ma dovevamo aspettare fino alle 5 per prendere il treno e andare all’aeroporto. Ora tutti sapranno che le stazioni non sono il posto piu’ bello del mondo dove trascorrere la notte, e soprattutto quella di Manchester in mezzo a barboni e alcoolisti non era delle migliori! Ma non era questo il problema, il problema era piuttosto quello che sentivo. Era stata una serata strana, una di quelle serate in cui hai un malessere, un qualcosa che ti disturba, ma non sai ne’ da dove viene, ne’ da cosa e’ causato. Una di quelle serate in cui senti che nella tua vita c’e’ qualcosa che non va’, qualcosa che non dovrebbe essere cosi’ com’e’, si ma poi cosa? Una di quelle serate in cui ti senti di far parte della depressione cosmica, e non e’ perche’ sai di dover tornare a casa da un viaggio, viaggio che per quanto possa essere di lavoro ha sempre qualcosa che ti cambia (e’ per questo che io AMO viaggiare). Cmq, per farla breve, io alzo gli occhi ad un cielo stellato e afoso, tipico di una notte d’estate in una citta’ industriale quando le stelle sembrano essere piu’ brillanti per l’effetto dell’inquinamento, e vedo sulla cima di un grattacielo la scritta “PORTLAND BANK” e penso: cavolo, guarda che coincidenza (cfr. io stavo aspettando la risposta per il mio stage a Portland - USA), che nome strano per una banca. E in quel momento ho avuto la sensazione che le cose si sarebbero messe a posto, mi sentivo tranquilla, sapevo che era un segno. Ma la cosa piu’ inquietante e’ stata che, tornando a casa e controllando la posta, ho scoperto che in quel preciso istante, nell’istante in cui io guardavo quella scritta, esattamente in quel istante all’altro capo del mondo qualcuno mi mandava una email per annunciarmi che mi avevano accettato, che a presto sarei partita per un lungo viaggio, una nuova avventura che mi avrebbe cambiato… di nuovo….
Beh, morale della favola, forse ai SEGNI DI UNA NOTTE DI MEZZ’ ESTATE io ci credo…
martedì, luglio 19, 2005
Conclusions and Future Work
Nella vita, nelle storie d’amore c’e’ un momento, c’e’ un certo, preciso istante di tempo, c’e’ sempre, in cui scegli: posso resistere o cedo… ed e’ quello il momento in cui capisci di non amare piu’, il tradimento ne e’ una conseguenza. Se guardo indietro nella mia vita posso individuare il mio momento, il momento (se c’e’ stato) in cui ho smesso di amare. Ed e’ forse questo quello che ho imparato. Mi rimane la speranza un giorno di innamorarmi, di avere la possibilita’ di rivivere tutte quelle sensazioni meravigliose che fanno si che le storie debbano essere vissute fin in fondo, fino a quando si riesce ad essere sinceri, fino al quel fatidico momento in cui si capisce che non si ama piu’. E’ strano, non ci avevo mai pensato, gli amori non si dissolvono lentamente, ma e’ un preciso istante in cui avviene tutto, tutto quello che segue, che noi interpretiamo come il dissolversi dell’amore, e’ soltanto la consapevolezza che noi veniamo acquistando dopo quel determinato momento. Se tutti fossimo consapevoli che questo momento esiste forse saremmo piu’ attenti a quello che facciamo o che diciamo perche’ in quel momento si rompe qualcosa che e’ impossibile risanare. Spero che un giorno nella mia mente rimangano soltanto i ricordi di momenti felici e quelli brutti col tempo perdano di intensita’. Dicono sempre che le donne fanno piu’ di un figlio perche’ anche se ricordano la sensazione, l’intensita’ del dolore non si puo’ ricordare, ma infondo non e’ stata una mia scelta.
lunedì, luglio 18, 2005
Ex and the City
Carrie: Your girl is lovely, Hubble.
Big: I don't get it.
Carrie: And you never did.
Carrie: Maybe some women aren't meant to be tamed.
Maybe they're supposed to run wild until they find someone -- just as wild -- to run with.
Big: I don't get it.
Carrie: And you never did.
Carrie: Maybe some women aren't meant to be tamed.
Maybe they're supposed to run wild until they find someone -- just as wild -- to run with.
domenica, luglio 17, 2005
Alla Ricerca dell'Impeto Perduto
“Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente;
si limitano a piangere sulla propria situazione.
Ma quando si arrabbiano,
allora si danno da fare per cambiare le cose.”
MALCOM X
“L’odio e’ un liquore prezioso,
un veleno piu’ caro di quello dei Borgia;
perche’ e’ fatto con il nostro sangue, la nostra salute,
il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
Bisogna esserne avari.”
CHARLES BAUDELAIRE
sabato, luglio 16, 2005
IL PAGURO BERNARDO
(ovvero perché iniziare un blog)
Il buon caro vecchio diario segreto è morto definitivamente? ...non credo proprio! Sempre stata contrarissima a mettere in piazza pensieri e sentimenti, i blog li ho sempre reputati un ricettacolo di esibizionisti ed egocentrici, soprattutto i blog femminili, a chi puo’ mai interessare la vita privata di qualcuno se non a voyeur, familiari e amici morbosi? Saranno un tot d’anni che non scrivo e in questo periodo di cambiamento (di riavvio piuttosto, cfr. il dominio del blog) mi e’ capitato di riprendere in mano i vecchi diari d’adolescente. Da qui ho riletto la storia del “Paguro Bernardo”, storia scritta sette anni fa, e ho ricordato cose che non ricordavo, ho pensato cose che non credevo avessi mai pensato, ho rivissuto momenti tramite le mie parole. A volte quello che siamo stati, quello che scriviamo e’ il modo piu’ facile d ritrovare se stesi per ricominciare… Un altro diario? ASSOLUTAMENTE NO, e poi credo che alla soglia dei trent’anni le stupidate sentimentali da adolescenti sono soppiantate dal cinismo e sarcasmo. Non un blog di vita, ma un blog di idee. C’e’ chi mi ha detto che in tutto quello che diciamo (citando testualmente: “anche se parli del salumiere sotto casa tua”) c’e’ un po’ della nostra vita, allora perche’ esporla cosi’ tanto? Beh io credo che anche in tutto quello che facciamo c’e sempre qualcosa di noi, anche nelle cose piu’ stupide, la nostra vita e’ sempre esposta, forse solo non in modo cosi’ chiaro!
Il buon caro vecchio diario segreto è morto definitivamente? ...non credo proprio! Sempre stata contrarissima a mettere in piazza pensieri e sentimenti, i blog li ho sempre reputati un ricettacolo di esibizionisti ed egocentrici, soprattutto i blog femminili, a chi puo’ mai interessare la vita privata di qualcuno se non a voyeur, familiari e amici morbosi? Saranno un tot d’anni che non scrivo e in questo periodo di cambiamento (di riavvio piuttosto, cfr. il dominio del blog) mi e’ capitato di riprendere in mano i vecchi diari d’adolescente. Da qui ho riletto la storia del “Paguro Bernardo”, storia scritta sette anni fa, e ho ricordato cose che non ricordavo, ho pensato cose che non credevo avessi mai pensato, ho rivissuto momenti tramite le mie parole. A volte quello che siamo stati, quello che scriviamo e’ il modo piu’ facile d ritrovare se stesi per ricominciare… Un altro diario? ASSOLUTAMENTE NO, e poi credo che alla soglia dei trent’anni le stupidate sentimentali da adolescenti sono soppiantate dal cinismo e sarcasmo. Non un blog di vita, ma un blog di idee. C’e’ chi mi ha detto che in tutto quello che diciamo (citando testualmente: “anche se parli del salumiere sotto casa tua”) c’e’ un po’ della nostra vita, allora perche’ esporla cosi’ tanto? Beh io credo che anche in tutto quello che facciamo c’e sempre qualcosa di noi, anche nelle cose piu’ stupide, la nostra vita e’ sempre esposta, forse solo non in modo cosi’ chiaro!
"The truth that makes men free
is for the most part
the truth that men prefer not to hear"
HERBERT AGAR
giovedì, luglio 14, 2005
The Eternal Sunshine of the Spotless Mind
"Beati gli smemorati
perchè avranno la meglio
anche sui loro errori"
FRIEDRICH NIETZSCHE
perchè avranno la meglio
anche sui loro errori"
FRIEDRICH NIETZSCHE
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