lunedì, ottobre 03, 2005

I want the truth to be said

Sono a Trento da ormai quattro giorni e la citta' mi sta gia' distruggendo. In realta' non so se sia la citta', il lavoro o il clima, ma l'apatia che ho quando sono qui' e' sempre considerevole. E' strano notare anche come il mio umore si trasforma repentinamente e i miei pensieri e i miei atteggiamenti diventano immediatamente quelli di un uomo single, uno di quelli della razza peggiore. Questo tipo di atteggiamenti li ho sempre avuti qui, anche quando ero fidanzata. Tutte le varie manie che uno ha quando vive da solo e in una citta' come questa non si perdono facilmente e basta tornare qui per riprenderli subito tutti e sempre piu' accentuati. Pero' e' strano come e' diverso quando sono a casa dei miei, forse sara' per il fatto che li' lavoro di meno e quindi sono meno stressata, o per il fatto che esco di piu' e quindi sono piu' socievole o direi "sociale" e non sfogo rabbia e repressioni sulla mia famiglia. Cmq sara' divertente vedere quello che succedera' questo inverno a casa, quando con lo stress della tesi avro' i nervi a fior di pelle.

"In a way he was like the country he lived in, everything came to easily to him. But at least he knew it."

Katie Morosky Gardner: Wouldn't it be wonderful if we were old? Then we could say we survived all this. Everything thing would be uncomplicated, the way it was when we were young?
Hubbell Gardner: Katie, it was never uncomplicated.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Katie Morosky Gardner: Your girl is lovely, Hubbell.

l'ho rivisto da poco sull'onda emozionale lanciata da SatC

Ruthven ha detto...

Forza e coraggio piccola, Trento non e' poi una condanna a vita!
Poi, a parte il freddo di questi giorni (mi dicono perche' qui si sta in maglietta e sandali), ci sono ancora persone simpatiche da quelle parti.
A proposito, sono finito in ufficio col sosia di Alfio!!!